Questo pastello, in discreto stato di conservazione, giunge
nella Raccolta Comunale grazie alla donazione fatta dagli eredi Manfrin nel
1912 (Battiston P., 1935?, p. 54). Il conte Manfrin inoltre, con testamento
olografo del 1908, lasciò al Comune di Castelfranco la propria consistente
biblioteca, che doveva formare il primo nucleo di una biblioteca pubblica in
città (Storia di una Biblioteca..., 1986, p. 47). Sul verso del
foglio, a pastelli colorati, vi è uno studio pressochè identico al recto,
seppur più sommario. Tra le opere del Museo oggi custodite in Biblioteca si
conserva un foglio, sempre a pastello su carta, dalle dimensioni all'incirca
analoghe e dal medesimo soggetto, che è sicuramente un'altro studio per
l'opera qui presentata. Entrambe sono firmate e datate.
L'effigiato, colto in età avanzata a mezzo busto, è il
senatore Pietro Manfrin che nacque da nobile e ricca famiglia a Castion di
Loria nel 1830. Giovanissimo, partecipò alla rivolta veneziana del 1848-49;
e di Venezia divenne in seguito primo Prefetto (Michieli A., 1930, pp.
544-549). Conseguì a Pisa la laurea in giurisprudenza e per breve tempo si
dedicò al giornalismo. Fu tra i fondatori di alcuni importanti istituti
trevigiani. La sua vera vocazione, però, era la politica; infatti, ben
presto, per più legislature, fu deputato al Parlamento nelle fila del
liberalismo moderato e conservatore; quindi, dal 1879 in poi, senatore del
Regno d'Italia. Morì nella sua città natale nel 1909 (Storia di una
Biblioteca..., 1986, p. 46), l'anno dell'esecuzione del pastello, che
potrebbe, pertanto, essere probabilmente stato eseguito da una fotografia.
Provenienza:
dono eredi Manfrin, 1912. |