In un foglio di ricevuta datato 10 ottobre 1914, custodito
tra la documentazione relativa al Museo della Biblioteca Comunale di
Castelfranco, l'allora conservatore, cav. Elia Favero, attesta di aver
ricevuto dal Municipio di Castelfranco, per essere depositati nel Museo
Civico, un gruppo di libri tra i quali figura anche: <<2. Libro di
disegni di F.M. Preti (?)>>. Potrebbe, vista la mancanza di altre
indicazioni, forse trattarsi di questa raccolta di disegni. Tuttavia, la
provenienza originaria di questa Raccolta devette probabilmente essere
l'antico archivio conservato nell'Ospedale vecchio del convento dei
Cappuccini (Storia di una Biblioteca..., 1986, p. 21).
In buono stato di conservazione, grazie anche al restauro del
1987, questo album è composto da sessantaquattro facciate, delle quali
trent'uno recano disegni, come avverte il frontespizio, <<...dello
Spedale e carte per dilucidazione de' medesimi>>: relativi, quindi,
almeno una parte, all'Ospedale nuovo di San Giacomo Apostolo in
Castelfranco, che doveva esser ricostruito nello stesso luogo dove sorgeva
quello antico, istituito sin dal XIII secolo per ospitare ed offrire
assistenza ai poveri. Tale decisione venne presa dal Consiglio della Pia
Opera il 13 luglio 1760 e subito venne fatto il nome di Francesco Maria
Preti, valente architetto di Castelfranco, autore di numerosi edifici pure
in città e nel suo territorioche, che, tra l'altro, era allora anche Sindaco
dell'Istituzione benefica (Battilotti D., 1990, p. 253). Tuttavia non
divenne mai sede dell'Ospedale, poiché nel 1769, essendo stato soppresso il
convento dei Padri Cappuccini, fu deciso di trasferire l'istituzione in quei
locali, presso la "Corte della Regina", dietro l'allora palazzo dei Riccati,
ora degli Azzoni Avogadro. Alcuni disegni pertanto dell'album qui presentato
si riferiscono parte al progetto iniziale del Preti per il nuovo Ospedale
di San Giacomo (risalenti al 1760-1761, e rivisti nel 1771 per salvarlo
dall'abbandono destinandolo ad abitazione privata) e parte alla
ristrutturazione del convento dei Cappuccini (Battilotti D., 1990, p. 254),
edificio ques'ultimo in seguito andato completamente distrutto (Bordignon
Favero G., 1975, I, p. 306). La costruzione dell'architettura, già iniziata
e attuata per l'ala laterale di sinistra, sita all'incrocio tra via San
Giacomo e il borgo Treviso e tutt'oggi esistente, fu dunque sospesa. Il
presente disegno mostra, nella sua parte superiore, la sezione
dell'Ospedale, attraverso la quale è possibile vedere la suddivisione
interna delle stanze; nella parte inferiore, invece, mostra il prospetto di
facciata dello stesso edificio, tutto a bugnato, caratterizzato da una parte
centrale, la più imponente, a tre piani, e dalle due ali laterali
perfettamente simmetriche.
Provenienza:
nessuna indicazione positiva rinvenuta.
Bibliografia:
Favaro-Fabris M., 1954, pp. 70, 121, fig. 119; Brusatin M.,
1969, p. 250, n. 129, fig. n. 109; Mazzetti A., 1986, p. 37, 38, 40;
Storia di una Biblioteca..., 1986, pp. 37-38, 40; Puppi L., 1990, pp.
166, 310, 376, fig. 84; Itinerari riccatiani, 1990, p. 15;
Colonna-Preti S., 1997, p. 199.
Restauri:
Laboratorio P. Ferraris, 1987. |