Francesco Maria Preti

(Castelfranco Veneto, 1701 - 1774)

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Sezione e prospetto per l'Ospedale di San Giacomo in Castelfranco

77. Sezione e prospetto per l'Ospedale di San Giacomo in Castelfranco, 1760-1761, 1771.

Matita, inchiostro, acquerello su carta biancastra;

458 x 620 mm

(Schedatura 1990 n. 166/D)


 

In un foglio di ricevuta datato 10 ottobre 1914, custodito tra la documentazione relativa al Museo della Biblioteca Comunale di Castelfranco, l'allora conservatore, cav. Elia Favero, attesta di aver ricevuto dal Municipio di Castelfranco, per essere depositati nel Museo Civico, un gruppo di libri tra i quali figura anche: <<2. Libro di disegni di F.M. Preti (?)>>. Potrebbe, vista la mancanza di altre indicazioni, forse trattarsi di questa raccolta di disegni. Tuttavia, la provenienza originaria di questa Raccolta devette probabilmente essere l'antico archivio conservato nell'Ospedale vecchio del convento dei Cappuccini (Storia di una Biblioteca..., 1986, p. 21).

In buono stato di conservazione, grazie anche al restauro del 1987, questo album è composto da sessantaquattro facciate, delle quali trent'uno recano disegni, come avverte il frontespizio, <<...dello Spedale e carte per dilucidazione de' medesimi>>: relativi, quindi, almeno una parte, all'Ospedale nuovo di San Giacomo Apostolo in Castelfranco, che doveva esser ricostruito nello stesso luogo dove sorgeva quello antico, istituito sin dal XIII secolo per ospitare ed offrire assistenza ai poveri. Tale decisione venne presa dal Consiglio della Pia Opera il 13 luglio 1760 e subito venne fatto il nome di Francesco Maria Preti, valente architetto di Castelfranco, autore di numerosi edifici pure in città e nel suo territorioche, che, tra l'altro, era allora anche Sindaco dell'Istituzione benefica (Battilotti D., 1990, p. 253). Tuttavia non divenne mai sede dell'Ospedale, poiché nel 1769, essendo stato soppresso il convento dei Padri Cappuccini, fu deciso di trasferire l'istituzione in quei locali, presso la "Corte della Regina", dietro l'allora palazzo dei Riccati, ora degli Azzoni Avogadro. Alcuni disegni pertanto dell'album qui presentato si riferi­scono parte al progetto iniziale del Preti per il nuovo Ospedale di San Giacomo (risalenti al 1760-1761, e rivisti nel 1771 per salvarlo dall'abbandono destinandolo ad abitazione privata) e parte alla ristrutturazione del convento dei Cappuccini (Battilotti D., 1990, p. 254), edificio ques'ultimo in seguito andato completamente distrutto (Bordignon Favero G., 1975, I, p. 306). La costruzione dell'architettura, già iniziata e attuata per l'ala laterale di sinistra, sita all'incrocio tra via San Giacomo e il borgo Treviso e tutt'oggi esistente, fu dunque sospesa. Il presente disegno mostra, nella sua parte superiore, la sezione dell'Ospedale, attraverso la quale è possibile vedere la suddivisione interna delle stanze; nella parte inferiore, invece, mostra il prospetto di facciata dello stesso edificio, tutto a bugnato, caratterizzato da una parte centrale, la più imponente, a tre piani, e dalle due ali laterali perfettamente simmetriche.

 

Provenienza:

nessuna indicazione positiva rinvenuta.

 

Bibliografia:

Favaro-Fabris M., 1954, pp. 70, 121, fig. 119; Brusatin M., 1969, p. 250, n. 129, fig. n. 109; Mazzetti A., 1986, p. 37, 38, 40; Storia di una Biblioteca..., 1986, pp. 37-38, 40; Puppi L., 1990, pp. 166, 310, 376, fig. 84; Itinerari riccatiani, 1990, p. 15; Colonna-Preti S., 1997, p. 199.

 

Restauri:

Laboratorio P. Ferraris, 1987.


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